Latina 25 febbraio, un seminario sulla co-progettazione – Video

La co-progettazione dal punto di vista operativo: un seminario, a Latina per la formazione degli operatori della PA

Di seguito tutta la registrazione del seminario che ha visto una grande partecipazione svoltosi il 25 febbraio scorso a Latina. E’ un momento in cui è necessario dare strumenti concreti sia alla Pubblica Amministrazione che al Terzo Settore, per applicare correttamente la co-progettazione e la co-programmazione e giungere veramente a un’amministrazione condivisa. Il seminario è stato organizzato anche in collaborazione con il Progetto “Open Doors – Fami”, anche al fine di pratica un modello realmente innovativo e condiviso di accoglienza. Dal seminario abbiamo concordato la necessità di realizzare un regolamento per la corretta applicazione degli articoli 55-57 previsti dal Codice del Terzo Settore. Grazie a tutti i relatori presenti e al Comune di Latina che ci ha ospitato. Buona formazione, anche online!

Costruire una relazione sana tra enti pubblici e organizzazioni del Terzo settore è una delle grandi sfide cui sono chiamati gli addetti ai lavori in una fase in cui le crisi economia e sociale accelerate dalla pandemia hanno enfatizzato l’emersione di nuovi bisogni e diritti negati e, di conseguenza, restituiscono l’urgenza di risposte sempre più efficaci. La sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale ha sciolto ogni dubbio sulla possibilità di utilizzare i dispositivi dell’amministrazione condivisa previsti dal Codice del Terzo settore, nello specifico agli articoli 55, 56 e 57, ma per farlo c’è bisogno che pubblica amministrazione e enti del Terzo settore siano consapevoli del loro funzionamento, dai possibili vantaggi agli eventuali rischi.

Proprio questo è uno degli obiettivi che si pone il progetto “Porte Aperte, Parliamo e Partecipiamo”, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – che Forum Terzo Settore Lazio insieme ad UNCEM, EURES, Istituto di Medicina Solidale, Esercito della Salvezza e Federconsumatori Lazio stanno realizzando nelle regioni Lazio, Campania, Piemonte e Sicilia.

Le domande poste da una condizione migrante sempre più spesso precaria ed emarginata non hanno corrispondenza in una risposta adeguatamente formata delle istituzioni, nonostante i dati permettano di riconoscere quanto la generale crescita della popolazione straniera nel nostro Paese abbia consentito di ridimensionare gli effetti dell’invecchiamento demografico, specie nelle aree interne, contribuendo, oltre alla rigenerazione delle comunità, anche a contrastare lo squilibrio previdenziale che costituisce una concreta minaccia per le casse dello Stato.

Porre lo sguardo su questa componente della popolazione, significa considerare famiglie fragili, monogenitoriali e con figli minori, le cui domande e necessità trovano con difficoltà risposte adeguate da operatori pubblici, purtroppo non sempre formati in modo appropriato.

Queste situazioni di ritardo e mancanze vengono sopperite troppo spesso dall’autonoma iniziativa della società civile, grazie alla quale le diverse situazioni di bisogno ottengono aiuto concreto, fondamentale a livello territoriale, eppure non coordinato a livello sistemico, né sostenuto o riconosciuto da parte delle istituzioni

L’azione formativa del progetto si rivolge direttamente a Sindaci e Assessori dei 400 comuni di Lazio, Piemonte, Campania e Sicilia, personale delle pubbliche amministrazioni locali e a volontari presso associazioni di volontariato e terzo settore.

La formazione degli operatori della PA è il fulcro del progetto come dimostrerà anche un convegno, “La co-progettazione dal punto di vista operativo”, che si tenuto il 25 febbraio, con inizio alle ore 9 (contrariamente a quanto annunciato in un primo momento) nella Sala De Pasquale del Comune di Latina con la partecipazione di Damiano Coletta, sindaco della città pontina, di Francesca Pierleoni, vice sindaca e assessora al Welfare e Alessandra Troncarelli, assessora alle politiche sociali della Regione Lazio. Con loro Anna Vettigli, responsabile Legacoop sociali Lazio, Claudio Giangiacomo dell’ Osservatorio pubblica amministrazione FTS Lazio, Riccardo Varone, sindaco di Monterotondo e presidente Anci Lazio, Alessandro Lombardi, direttore generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Emilio Vergani, presidente di Socialhub e Paola Capoleva di CSV Lazio. Coordina e conclude Francesca Danese portavoce del Forum del Terzo settore del Lazio.

 

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