Tor Bella Monaca, la fiducia dipende dalle opportunità

I risultati di una ricerca-intervento di NExT, in collaborazione con Arci Roma, nel quartiere romano di Tor Bella Monaca

Nell’area di Tor Bella Monaca, s’è appena concluso il progetto ComICo – Comunità in Coworking in partnership con Arci Roma e in collaborazione con l’Associazione Tor Più Bella e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, realizzato con i fondi dell’avviso pubblico “Comunità Solidali 2020” finanziato dalla Regione Lazio e volto a costruire “comunità di senso”, favorendo l’inclusione sociale e promuovendo una piena cittadinanza responsabile.

L’analisi di contesto

L’area di Tor Bella Monaca, nel Municipio VI a Roma, mostra diverse criticità: i suoi abitanti sono sfiduciati nei confronti delle istituzioni, i giovani nutrono scarse speranze nel futuro, vi è una diffusione capillare della criminalità, legata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Eppure, basta dare una rapida occhiata ai dintorni del colorato municipio per rendersi conto che, oltre alle attuali problematiche, si celano importanti opportunità per il territorio. Poco distanti, per esempio, vi sono un teatro che è un riferimento importante per la scena culturale romana e un liceo rinomato per l’elevata preparazione offerta ai suoi studenti, solo per citare alcuni esempi virtuosi.

Come nel caso di Social Community Connection, il progetto dedicato al Pigneto e portato avanti in parallelo a ComICo, una parte delle attività di NeXt – Nuova Economia per Tutti è stata dedicata all’analisi di contesto, per la quale sono state condotte interviste in profondità ed è stato somministrato un questionario agli abitanti dell’area.

In particolare, i risultati di quest’ultimo, soprattutto se letti in rapporto a quelli ottenuti nel quartiere del Pigneto, sono molto interessanti per comprendere la percezione di chi vive il luogo, nonché per le esigenze cui le istituzioni pubbliche e i diversi attori sociali sono tenuti a mettere in campo delle soluzioni valide.

Punti in comune: sfiducia nei partiti e rischio di criminalità

Dai questionari somministrati a Tor Bella Monaca (86) e al Pigneto (278) emergono diversi elementi che, nella percezione dei rispettivi abitanti, caratterizzano le due aree.

Nello specifico, si registra una forte distanza nei confronti delle istituzioni politiche: i soggetti per i quali il livello di fiducia è più basso al Pigneto sono governo e partiti (9,74% e 10,49%), mentre a Tor Bella Monaca questi sono il Parlamento e i partiti (27,85% e 16,46%).

Quella con i soggetti politici è una relazione che, come sottolineato anche nelle rilevazioni dell’Istat, denota i più alti livelli di criticità nel più vasto panorama del rapporto tra cittadini e istituzioni: l’Italia, infatti, si distingue per livelli di fiducia istituzionale relativamente bassi.

È da evidenziare come, anche a fronte di una bassa fiducia nei confronti dei soggetti politici, un’ampia maggioranza dei rispondenti sostenga di informarsi (63,29% dei rispondenti a Tor Bella Monaca, 87,27% al Pigneto) e dibattere di temi politici (53,49% a Tor Bella Monaca, 85,95% al Pigneto), segnalando quindi un certo interesse nei confronti della sfera pubblica.

Un altro punto di contatto tra le due aree riguarda le problematiche di criminalità maggiormente diffuse. Sia a Tor Bella Monaca che al Pigneto, le questioni dello spaccio (72,6% a Tor Bella Monaca e 82% al Pigneto) e del consumo di sostanze stupefacenti (82,3% a Tor Bella Monaca, 79,4% al Pigneto) si collocano in cima alla lista, venendo rilevate dalla stragrande maggioranza dei partecipanti all’indagine.

Opportunità percepite e radicamento territoriale

Le opportunità presenti sul territorio, in particolare quelle lavorative, sono uno dei fattori che orienta di più il comportamento degli individui, a partire dalla “volontà” di restare oppure spostarsi verso una meta più attrattiva.

Per quanto riguarda le aree di Tor Bella Monaca e del Pigneto, sul lato delle opportunità si registra un forte pessimismo, che risulta più marcato nel caso delle opportunità lavorative in loco (rispettivamente, solo il 30% e il 45% dei partecipanti all’indagine rileva la loro presenza).

Da una lettura incrociata dei due questionari, emerge con chiarezza che, se da un lato le due aree mostrano criticità comuni, le differenze rilevate aiutano a comprendere come i rispondenti vivano in maniera radicalmente diversa il proprio rapporto con i quartieri d’appartenenza. Quella di maggior rilievo senza dubbio riguarda proprio la volontà di cambiare quartiere.

Mentre a Tor Bella Monaca la maggioranza dei rispondenti (60, 76%) manifesta un forte desiderio di andare via dal territorio, al Pigneto meno di un abitante su cinque (17,22%) intende trasferirsi.

Questo risultato si presta a molteplici interpretazioni: una di queste, fondata sull’analisi della letteratura, riguarda il radicato sentimento d’appartenenza degli abitanti del Pigneto, elemento riscontrato anche nelle interviste in profondità. Viceversa, a Tor Bella Monaca si potrebbe leggere il diffuso desiderio di andarsene come una diretta conseguenza della mancanza di opportunità sul territorio.

Opportunità per i giovani: un obiettivo necessario

Nell’ambito del progetto ComICo – Comunità in Coworking, insieme a Arci Roma e l’Associazione Tor Più Bella, sono state svolte diverse attività, rivolte ai giovani abitanti di Tor Bella Monaca e finalizzate a valorizzare i loro interessi, passioni e capacità, ampliando il ventaglio di competenze da poter “spendere” e accrescere in percorsi di formazione o di lavoro.

Da un lato, è stato organizzato il Laboratorio sulle competenze individuali, un percorso di accompagnamento per i giovani dell’area in cui, oltre a lavorare sulle proprie competenze, i partecipanti sono stati chiamati a sperimentarsi anche come cittadini attivi, organizzando nuove attività a partire dai rispettivi desideri.

Dall’altro, è stato promosso il Laboratorio sui giochi online, volte a creare una “comunità di pratica” di appassionati di videogiochi, i quali rappresentano non solo un’attività ludico-ricreativa ma un interessante settore di impiego e auto-imprenditorialità. A questo fine, sono stati realizzati alcuni incontri con degli esperti del settore, che hanno mostrato le diverse facce di un’industria in costante crescita.

Creare opportunità per le giovani generazioni, a partire dalle loro ambizioni e desideri, è una tappa obbligata per valorizzare e rendere generativi comunità e territori. Il senso di appartenenza a un territorio, il rapporto con le istituzioni e la percezione delle opportunità presenti possono sembrare degli elementi svincolati, ma fanno tutti parte di un medesimo percorso, collettivo e individuale.

Per questo, adottare una prospettiva multidimensionale e intervenire simultaneamente su tutte queste aree diventa centrale per gli attori che intendono promuovere un cambiamento positivo, dal Terzo settore all’ente pubblico.

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